Partiamo da Recco, centro maggiore del Golfo Paradiso e patria della focaccia al formaggio, imbarcandoci dalla spiaggia protetta da due moli di scogliera artificiale.
Costeggiando verso Est dopo meno di un chilometro scorgiamo l’abitato di Camogli, il paese conserva tutto il fascino dell’antico borgo marinaro con le casette colorate affacciate sul porto e il Castel Dragone aggrappato su una roccia a strapiombo sul mare.

Supertata la spiaggia iniziamo a costeggiare l’alta scogliera sotto al Cenobio dei Dogi, tenendoci a distanza dalla roccia sfaldata pericolante; sulla cresta spuntano fra le chiome di pini marittimi e lecci le case e la chiesa di San Rocco, ideale punto panoramico su tutto il Golfo.

Proseguendo, all’altezza di Porto Pidocchio, incontriamo boe e gavitelli che ci indicano la presenza di una piccola tonnara sommersa, ancora qualche pagaiata e saremo nel punto più a sud, Punta Chiappa!
Qui il mare cambia colore diventando di un blu più intenso e anche in giornate di mare calmo capita di trovare qualche onda di scirocco.

Le boe gialle segnalano l’ingresso nella Zona B dell’Area Marina Protetta, costeggiamo l’alta e frastagliata falesia e proprio alzando lo sguardo vediamo i resti di una batteria costiera della II guerra mondiale, dopo circa un chilometro entriamo nella zona A (divieto integrale di navigazione), siamo a Cala dell’oro!

Finalmente scorgiamo la baia che ospita l’Abbazia di San Fruttuoso, un angolo di paradiso incastonato nella roccia, raggiungerlo con le proprie forze via mare a bordo di un kayak, il mezzo di trasporto marino con il più basso impatto sull’ambiente sarà davvero emozionante e appagante.