Questa escursione seppur breve è stata una vera scoperta!
L’abbiamo percorsa già qualche annetto fa in compagnia di amici dello Scalo in una giornata primaverile di mare calmo.

La partenza è in prossimità della spiaggia di Renà, una delle due spiagge di Riva Trigoso, situata ad est verso Moneglia (dove c’è uno scoglio che affiora dalle acque, chiamato lo scoglio dell’Asseu riconoscibile perchè ha una croce sulla sommità.

L’imbarco dalla spiaggia è semplice nella bassa stagione quando la presenza di bagnanti è poca.

Ci lasciamo alle spalle i cantieri di Riva e Punta Manara e rivolgiamo la prua in direzione levante, dopo poco vi sembrerà di essere molto lontani dalla civiltà, davanti a noi solo falesie e pendii scoscesi.

Prosegue così la nostra pagaiata fino a Punta Baffe (sopra di noi ma non visibile una torre di avvistamento raggiungibile però con un trekking da Sestri Levante).
Superato il punto più a sud dell’itinerario rientriamo verso Punta Moneglia che ospita una piccola grotta.

Iniziamo così a vedere il paese di Moneglia , costeggiando arriviamo in una zona chaimata La Secca, luogo ideale per gli amanti dello snorkeling, dove possono ammirare fondali ricchi di fauna marina.

Ed ecco Moneglia!
Incastonata come un gioiello tra il mare e le colline (non a caso il nome Moneglia deriva da “Monilia”, Monile).

Curiosità
“La leggenda vuole che, quando Riva era un piccolo borgo di pescatori soggetto a frequenti incursioni saracene, la giovane e bella Riva fu rapita e imbarcata a forza.Lo spodso promesso, Trigoso, accecato dall’ira e dal dolore, si lanciò contro i pirati ma fu trafitto da una salva di frecce.Riva disperata si tuffò in mare, ma prima venne pugnalata a morte.Dove giaccino i loro corpi gli angeli eressero questo caratteristico scoglio a forma di campana, lo scoglio dell’Asseu”